Si tratta di noodles conditi con verdure, carne e uova che vengono preparati in un modo molto particolare: innanzitutto vengono fatte delle spianate a base di acqua e farina di riso che vengono cotte su una piastra rovente. Sulla stessa piastra vengono cotte le verdure a listarelle e le uova strapazzate insieme a una sorta di formaggio di capra. Quando tutto è ben cotto le spianate di riso vengono triturate con movimenti secchi e violenti di due lame guidate dalle sapienti mani del nostro cuoco e nel frattempo il tutto viene amalgamato con gli altri ingredienti e con una non ben identificata salsa molto saporita, versata da una vecchia bottiglia di Coca Cola. L’impiattamento prevede una generosa dose di cipolla cruda a coprire il tutto e un’altra annaffiata di salsa. È delizioso. Credo sia una delle cose più buone mai mangiate e aveva ragione Danu: chissene frega delle mosche. Altro piatto forte di questo cosiddetto ristorante è un riso con verdure e guarnito con un intero uovo all’occhio di bue e una bella coscia di pollo caramellata.
Rifocillati e soddisfatti del pasto arriviamo allo Yala dove ci aspettano le nostre jeep da safari. Entriamo nel parco, una riserva naturale protetta con tanto di ranger, e sembra di essere in Africa: la terra è rossiccia, la vegetazione ridotta ai minimi termini e brulla, qualche stagno qua e là. Le jeep percorrono un sentiero battuto e cercano di non disturbare troppo gli animali. Avvistiamo diversi elefanti che placidamente vanno ad abbeverarsi, con i piccoli che giocano con l’acqua. Ci sono moltissime specie di volatili e in particolare tanti, tantissimi pavoni.
Il nostro mini safari è molto piacevole, anche se non abbiamo visto il leopardo – pare facesse troppo caldo per sperare di avvistarlo. Stare in mezzo alla natura e vedere animali per noi insoliti nel loro ambiente naturale resta comunque una bella esperienza.
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